L’8 marzo 2023, la Cina ha ufficialmente aderito alla Convenzione dell’Aja dell’ottobre 1961. Questa Convenzione abolisce l’obbligo di legalizzazione dei documenti pubblici stranieri (di seguito denominata «Convenzione sull’Apostille»). È entrata in vigore in Cina il 7 novembre 2023.
Per la Cina, questa data è considerata una pietra miliare nella certificazione dei documenti transfrontalieri.
La Convenzione sulle Apostille è un trattato internazionale che semplifica il processo di autenticazione dei documenti pubblici destinati all’uso in Paesi stranieri. La Cina è la 124° parte contraente. Tra i suoi membri figurano paesi come Francia, Italia, Singapore e Giappone, oltre ad altri Paesi e regioni che intrattengono regolarmente rapporti commerciali con la Cina.
Prima di aderire alla Convenzione sull’Apostille, un documento emesso al di fuori della Cina doveva generalmente essere autenticato dalle autorità competenti. Il consolato o l’ambasciata cinese nel paese interessato dovevano poi ratificarlo prima di poterlo utilizzare in Cina. L’intero processo poteva richiedere da 20 giorni a diversi mesi. Le attività transregionali potevano subire ritardi a causa di questo processo.
Per quanto riguarda le attività commerciali degli investitori stranieri in Cina, questa soluzione sarebbe molto più efficiente ed economica, poiché la circolazione transfrontaliera di documenti (come fatture commerciali, procure e altri certificati) è spesso necessaria per il commercio internazionale e lo scambio di personale. Le autorità competenti hanno calcolato che questa soluzione ridurrebbe i costi complessivi del processo del 50% e i costi di produzione del 20%.
Con questa modifica, per essere validi in Cina, i documenti pubblici emessi da un’autorità riconosciuta non richiederanno ulteriori certificazioni o legalizzazioni da parte del consolato o dell’ambasciata cinese nel Paese di emissione. Si noti che non tutti i tipi di documenti sono coperti dalla Convenzione sull’Apostille, ma solo quelli determinati dalle leggi del Paese di emissione.Si consiglia di verificare la legislazione locale prima di utilizzare la Convenzione sull’Apostille.
Le parti contraenti hanno ora diritto a un periodo di 6 mesi per rifiutare l’applicazione della Convenzione tra due parti. Al fine di garantire un’agevole attuazione della Convenzione in Cina, la legislazione di supporto deve essere rivista conseguentemente e seguiremo da vicino le ripercussioni che avrà sulle imprese.
Non esitate a contattarci se avete bisogno di aiuto per valutare l’impatto di questo accordo sulla vostra azienda.