Una crescita del 4,5% nel primo trimestre del 2023, in anticipo rispetto alle previsioni.
L’economia cinese si sta riprendendo dopo la rimozione delle restrizioni legate alla pandemia, con un graduale miglioramento della domanda. Secondo il Ministero delle Finanze, nel primo trimestre le entrate fiscali sono aumentate dello 0,5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 6.230 miliardi di yuan.
La Cina svolge un ruolo importante nell’economia globale, ma deve affrontare delle sfide.
La ripresa è ancora in fase iniziale e varia da settore a settore. La Cina sta dando segnali contrastanti e le aziende stanno affrontando la seconda metà del 2023 in modi diversi a seconda del settore di attività. Gli investitori sembrano concordare sulla necessità di analizzare le prospettive di crescita nel lungo periodo. Le sfide globali e i potenziali conflitti creeranno sicuramente tensioni non solo nel modo in cui il mondo vede la Cina, ma anche nel modo in cui la Cina si espone al mondo. Tuttavia, per le aziende con una presenza stabile in Cina, è chiaro che il disinvestimento non è all’ordine del giorno.
Secondo la Banca centrale cinese, nel 2023 la politica monetaria cinese continuerà a considerare la stabilità come priorità assoluta. La banca centrale si atterrà a una regolamentazione e a una vigilanza prudenti, concentrandosi sugli obiettivi nazionali. Tuttavia, il renminbi è sceso al livello più basso degli ultimi sette mesi rispetto al dollaro. Non c’è dubbio che questo aiuti l’economia cinese, che dipende ancora dalle esportazioni, rendendo i beni del Paese più economici per i suoi principali partner commerciali.
Tuttavia, gli analisti avvertono che la debolezza della valuta cinese riflette l’aumento delle preoccupazioni sulla crescita economica del Paese.
Le relazioni sino-americane stanno inoltre creando tensioni in diversi settori dell’economia, in particolare nel mondo della tecnologia, con effetti imprevedibili che preoccupano molti analisti, e anche le aziende europee in Cina sembrano soffrire di una contrazione economica.
Infine, nel 2022 la popolazione cinese registrerà per la prima volta una crescita negativa che si verificherà prima del previsto e avrà un impatto negativo sulla popolazione attiva e sulle risorse lavorative. Tuttavia, il numero di persone che completano l’istruzione superiore e l’istruzione professionale secondaria è aumentato considerevolmente. Alla fine del 2022, il numero di laureati (compresi i medici), laureandi e studenti dell’istruzione secondaria professionale era di 58,09 milioni. Negli ultimi anni, la produttività complessiva del lavoro in Cina è aumentata notevolmente. Sebbene vi sia ancora un divario significativo tra la produttività cinese e quella di alcune economie sviluppate, vi è un enorme margine di miglioramento.